PRESENZA - per la consapevolezza contro il Femminicidio
"Presenza. per la consapevolezza contro il Femminicidio"
COLORI:rosa BIANCA per gli uomini e indumento o accessorio ROSSO per le donne
un flashmob/performance sociale per il pomeriggio di lunedì 25 novembre 2013, giornata dedicata in Regione Toscana alla violenza sulle donne.Si è svolta in contemporanea nelle vie e piazze di Siena e Firenze.
Per il flashmob/performance sociale è stata creata, a cura di Duccio Scheggi, una specifica coreografia appresa da tutti gli interessati in incontri con attori, autori teatrali (per Siena, in collaborazione con Francesco Chiantese di Officine d'Elsa e Teatr02 con Karl Brochoire) e danzatori professionisti (per Firenze ha collaborato Angela Torriani Evangelisti e Cantiere Florida)che hanno aderito al progetto con grande spirito e volontà collaborativa.
Dal flashmob/performance sociale sarà tratto un video grazie alla preziosa collaborazione di esperti del settore, che offrono anch'essi il proprio supporto e collaborazione.Il DSU Toscana si fa promotore di questa iniziativa contro il femminicidio.
prove a SIENA-Residenza Universitaria Sperandie
con con Francesco Chiantese-Officine d’Elsa
www.francescochiantese.it
e Duccio Scheggi (cadaverisquisiti.it)
-Residenza Universitaria XXIV Maggio:Viale XXIV Maggio n.43
con Karl Brochoire e Teatro2
www.teatro2.org
e Duccio Scheggi (cadaverisquisiti.it)
Gli sponsor ufficiali dell' evento sono anche:
Ltmd Produzione-Christian Brogi
PHOTOMOVIE
e ideata e coordinata da cadaverisquisiti.it da una proposta D.S.U. Toscana.
Lunedì 25 novembre 2013 ore 15:00 Piazza S.S. Annunziata - Firenze.
prove di preparazione presso la Residenza Universitaria Calamandrei in collaborazione con Angela Torriani Evangelisti - Direzione Artistica Versiliadanza e Responsabile Settore Danza Teatro Cantiere Florida e Duccio Scheggi.
La mia idea parte dal congiungere alcune esperienze teatrali o performative e pratiche orientali diverse tra loro: Dal Living theater all' idea di Performance sociale(1),dalla meditazione camminata zen(2) ai Landscape plays di Bob Wilson(3)e infine il Flash mob.
Descrizione evento: Gli interessati a partecipare si ritrovano in un luogo dato (per le vie/piazze della città, o al chiuso) e in un tempo stabilito (4); qui procederanno da un ordine caotico a raggrupparsi dividendosi gradualmente in due gruppi: Donne(che saranno le inseguite) e Uomini(che saranno gli inseguitori)(5). L' inseguimento inizia dallo schierarsi dei due gruppi e procederà per tutta la durata come al rallentatore (come praticando la meditazione camminata)(6). Le linee di pulsione tra i due gruppi sono palpabili e quindi rese più esplicite dal linguaggio del corpo.(7) Il finale dell' atto vedrà però un gesto di riconciliazione. Questo è dato con una struttura da teatro comico (dell' equivoco): trasformando quello che poteva sembrare lo sfoderarsi di un arma in un dono.(8) La Performance è accompagnata al suono di campane tibetane per creare un atmosfera più meditativa.
NOTE: (1) Alejandro Jodorowsky partendo dall' assunto junghiano che l' inconscio accetta la metafora crea atti teatrali estremamente metaforico-poetici che ci parlano come ci parla l' inconscio, da qui l' idea da prima di rendere questi atti "psicomagici", quindi di trovare una funzione terapeutica al mettere in atto una performance poetica (Marinetti per il movimento Futurista aveva già detto che la poesia è un atto). Il passo successivo è stato rendere questi atti Sociali. Ripartendo sempre dalla teoria junghiana dell' inconscio collettivo quindi individuare determinati traumi e nevrosi sociali e cercare di risolverli e sanarli tramite un atto performativo portando consapevolezza all' evento con l'estraniamento teatrale.
(2)La pratica della meditazione camminata è una delle pratiche proposte dal maestro zen vietnamita
Thich Nhat Hanh. L'attenzione in questa pratica viene portata sulla respirazione, sul movimento dei piedi, sulla ricerca della consapevolezza nel presente, nella pienezza mentale nel momento dell' azione senza proiezioni a desideri futuri o ricordi passati e del vuoto mentale. (vedi il libro "La pace è ogni passo")
(3)Nei Landscape plays Bob Wilson portava a teatro spettacoli che potevano durare anche 24 ore o più per sperimentare nel gesto attoriale in uno spazio dato (il teatro) un tempo che fosse il più vicino possibile ai cicli e tempi naturali (lo scorrere dell' acqua, il sorgere del sole ecc..). Di conseguenza si poteva assistere nei suoi spettacoli a corse al rallentatore di taluni attori e pensando che non cambiasse nulla allontanarsi per un attimo per poi trovare al ritorno la situazione totalmente stravolta.
(4)la performance è anche ripetuta più volte in luoghi differenti con performers secondo un timing prestabilito es.: dalle 9:00 alle 9:30 nel luogo A e contemporaneamente far partire nel luogo B l' atto dalle 9:29 alle 10:00
(5) Questi due potranno ulteriormente differenziarsi per i colori indossati
(6)Concettualmente quindi si vuole esasperare il "NON tempo" dell' atto violento, che qui dilatandosi ci permette di portare consapevolezza sull' agire e alle mere notizie/numeri/statistiche che ci arrivano tramite sempre più impersonali informazioni, tramite adesso l' uso di un tempo più "naturale" (come dall' esempio del teatro di Wilson) e meditato (es. Thich Nhat Hanh). Il tempo della violenza passa da nullo a massimo e quindi viene qui esaurito.
L' utilizzo della presenza del corpo al posto di un immagine/notizia che contamina e ammala l' immaginario serve a trasformare il racconto in atto, pacificante e portato ad "interessere" (detto con Thich Nhat Hanh) .
(7)Un banale esempio può essere dato dal solo uso dello sguardo: l' inseguitore non distoglierà mai lo sguardo dall' inseguito che invece si dovrà voltare a intervalli regolari a guardare da chi sta fuggendo.
(8) A livello simbolico l' atto mette in scena anche la vita stessa che scappa dalla morte, il senso del tempo, l'Azione (esotericamente più associata al Maschile) che segue la Recezione (più associata al Femminile). E' la Ricettività e l'ascolto stesso che sfugge all' azione omicida per ampliare la durata in cui l' atto può essere recepito dallo spettatore. Questo si trasforma in un inseguimento amoroso. Il lavoro meditativo è un lavoro simile all' Essere della Terra e di conseguenza ha dei connotati archetipicamente Femminei. Sia meditare che prendere l' esempio della Terra ci avvicina ad un lavoro sullo Stare (piuttosto che fare, agire, avere un moto maschile), nell' Ascoltare, Recepire e Ricevere, così come la terra accoglie il seme per dare vita, il corpo accoglie il respiro e si ascolta per trovare un vuoto mentale che sia creativo. Camminando con consapevolezza portiamo al nostro essere il fare femmineo della terra, lo accordiamo ad esso e con esso procediamo nella reciproca pacificazione. Recuperando simbolicamente ed empiricamente le nostre Radici (come sensazione interna di queste) possiamo ritrovare una direzione e uno stare. La ricettività ci permette di attendere agli impulsi e placarsi, ascoltarsi prima di far nascere qualsiasi atto, proprio come se ogni nostro gesto richiedesse un tempo di gestazione in cui noi entriamo in contatto e simbiosi con questo nostro progetto futuro, ascoltiamo i suoi desideri e i nostri e li accordiamo tra loro.
La presenza mentale può diventare così un lavoro simile a quello della presenza scenica e attoriale (ed è questo il lavoro e la pratica che è stata svolta durante le prove in collaborazione con attori professionisti), che dovrebbe essere poi guidata da un flusso naturale ed istintivo, privo di giudizio per sé e per l' altro (la sospensione del giudizio è un approccio essenziale alla meditazione), che porti a "controllare il controllo mentale imponendogli una pratica continua (come si fa con i Mantra)e facendo così accadere spontaneamente gesti, movimenti ed espressioni che dovrebbero quindi nascere seguendo passo per passo il nostro ciclo di respirazione e il nostro fluire.
Non è più la testa a guidare ed esprimersi, è il ciclo naturale della vita, che si è fatto permeabile e nel suo incedere attraverso noi si è impregnato della volontà di essere del nostro corpo, dei nostri desideri e della nostra creatività e della nostra più profonda pace emotiva. Riuscire dunque ad esprimere il mondo e farsi canali di ciò che la Terra nel suo profondo ascolto creativo ci comunica eternamente. Il nostro attrito con essa e con il femmineo nasce dal voler fare costantemente l' opposto e quindi informare costantemente di qualcosa, agire senza avere una presenza mentale, giudicare e voler sopraffare l' altro con il nostro controllo, essere proiettati nel “farò” o nel “ho fatto” piuttosto che attendere allo “stò facendo”e non darlo per scontato con indole superficiale ma con la pienezza di gratitudine osservare questa capacità e possibilità che mi rendo.
Le foto sono state scattate da Lara "Selina" Conama, Leonardo Fricelli e Sonia Masi che ringraziamo per il prezioso contributo.