"Con la Primavera... " un cortometraggio di Duccio Scheggi . anno 2009- INFORMAZIONI E DICHIARAZIONE del Regista:
E' possibile riscrivere "Un chien Andalou " oggi ? Dov'è finito il sogno anemico di un cinema che doveva gurdare-avanti ? cosa ne è del cinema nel disperdersi delle avanguardie letterarie , nel processo di industrializzazione capitalistica in senso globale dell' arte ? Si può ancora parlare di cinema ? di surrealismo o neosurrealismo ? come si inserisce l' avvento del digitale in un' epoca di smarrimento e sfiducia nel mezzo di riproduzione ? Forse oggi il modo più trasgressivo che una persona può avere per fare cinema è di non filmare affatto , non montare , ne archiviare .Cellulari , computer , macchine fotografiche , tutto può riprendere , tutti possono essere ripresi. Il valore di una storia , il valore di un processo creativo , il valore dell' uomo va perdendosi . E con esso si disperde il valore del modo che esso ha di pensarsi , del cinema : la sua funzione diventa televisiva , sostanzialmente non riesce nemmeno ad essere mediatica ma solo di consumo nocivo ed esasperato , e quindi atta a favorire una cultura consumistica . Gli oggetti giganteggiano sulle nostre esistenze , sui nostri discorsi , sulle nostre storie . Corrompono i nostri sogni , che a loro volta non sono più disposti ad assecondarci nel amour fou per l' essere umano ma sono ormai sogni comprati , pre-confezionati , automatici (non come doveva essere la scrittura surrealista ) indotti da cinema , tv , pubblicità , griffe ecc ... Potremmo anche parlarci ma non ci diremmo niente di sacro . Siamo la generazione del silenzio . Il cinema può tornare ad essere muto per noi , per rispecchiarci . La matrice digitale accomuna formato video ed audio , musica e parole . La modernità e il post-modernismo impongono l' incomunicabilità ; il citazionismo è lecito solo se consapevole . Sarebbe troppo semplice ripetere la vita di un altro e scambiarla per propria ed autonoma . C è necessità non per diritto d' autore ma per rispetto umano , di stabilire cosa si è ereditato e cosa a ragione possiamo creare e consumare definendolo "nostro " . Come ne " Le Stagioni " di Pelesjan la realtà che filmavo mi chiedeva una partitura visiva e sonora , da rendere il più musicale ed armoniosa possibile in fase di montaggio audio-visivo , o meglio , ottico-sonoro . I personaggi seguono principalmente la traiettoria del proprio desiderio e inconsciamente tendono a perdersi e ritrovarsi . Il fuori-campo diventa una ponte scenico che lega una sequenza all' altra . Se si volesse ricreare un collegamento con il teatro forse il più appropriato sarebbe " Giorni felici " di Samuel Beckett , dal punto di vista di Willie però . La ricerca formale è sulla sincronizzazione , quella tra il soggetto e la realtà e tra il filmato e il sonoro . Le asincronie sono il pensiero che corrompe l' oggettività del reale , straniandola e trasformandolo in pura soggettività , una visione meramente unilaterale di ciò che si manifesta davanti a noi , i collegamenti , i dualismi , la memoria del sogno è nel filmico cosi' come nella nostra vita un gioco all' eterno ritorno alterato , alla serialità musicale e visiva . Agli antipodi dell' " Atalante " di Jean Vigò , l' amore dei personaggi non è più possibile nemmeno dopo la visone dell' amata sott'acqua ; la televisione , l' alcool , il tabacco avevano già allontanato e annebbiato visioni e possibilità d' amore tra i personaggi , annebbiati dalle loro pulsioni di morte. E' qui , nella psicologia delle ambientazioni e dei personaggi ,il punto dove i generi cinematografici si incrociano :dal Noir al documentario , dal Thriller al melò e così via . Mi chiedo se può tornare in vita il cinema breve , quello di fine '800 e inizio '900 . Far tornare in vita le avanguardie : il futurismo , il dadaismo , il surrealismo , poterli ripercorrere , replicare , riproporre , capire con un nuovo mezzo : il digitale ? Dopo il nuovo anno zero , il nuovo secolo può permettersi di ripetersi per migliorarsi , per confrontarsi e imparare dal vecchio e da se stesso cosi' come fa il cinema. Vedere in cosa il post-moderno può eclissarsi in nuovi ed altri movimenti , consci del passato ma attenti al presente . Ripensare al montaggio di Gance , di Griffith e di Ejzenstejn con il digitale ad oggi è fondamentale , e ci fa riflettere sui concetti postumi di verità e realtà . Si parla di manipolazione , ma anche Gance graffiava e colorava la sua pellicola , avrebbe avuto gioco facile adesso , con le tecnologie digitali , ma non per questo la sua forma d' espressione non sarebbe degna di essere definita " artistica " . O riprendere i saggi futuristi sulla composizione musicale , la musicalità visiva e la cinepittura di Corra e Ginna ? Il digitale è la vittoria tanto attesa della macchina , il modo di esprimersi lavorativo più democratico e vero perchè può essere maneggiato e manipolato da molti . A 100 anni dal primo manifesto futurista di Marinetti , a 80 anni precisi da " Un chien andalou " di Bunuel e "L' uomo con la macchina da presa" di Vertov , riscriviamo le avanguardie che si guardano addosso e non più avanti . Godard in " introduzione alla vera storia del cinema " scriveva : " Mi ero detto : ecco qua , giocherò apposta la carta sbagliata , se volete , la carta ... beh ... chi punta il dito , chi denuncia , è sempre disprezzato , ebbene imbroglierò apposta le carte , per gusto della contraddizione o meglio ... dato che si tratta del mio film , mi comporterò cosi' a bella posta , sicchè la gente si porrà domande le quali non c è risposta . Più o meno era questo che volevo fare . " Il cinema per questo è il più grande dei giochi , dove non solo non ci sono regole , ma le poche che si intendono mettere possono essere subito surrealisticamente spazzate via , e le convenzioni non hanno potere a riguardo . Ci si può permettere anche di citare una citazione , cosi' come il filmico è un' evocazione di una realtà evocata dall' uomo . La metafora del montaggio , l' occhio tagliato è già stata . Il taglio già effettuato adesso non è più replicabile , perchè non più funzionale , nel digitale non ci sono tagli con cesoie analogiche ma tagli numerici e sovrapposizioni , come metafora possiamo usare la ripetitività di un artista di strada che sosta o corre , e si ripete costantemente nella sua quotidianità del gesto . Cercando di fare un saggio sulla definizione di Casetti in " L' occhio del Novecento " del cinema digitale come qualcosa di altro ( "Cinema 2 " ) , per far emergere il dualismo costante del cinema ( reale e finzione , documentario e fiction , ottico e sonoro , b/n e colore ) e non tanto la diversita' del supporto visivo . Solo due frasi nella totalità del mutismo atavico e cinematografico legano il desiderio dell' uomo al desiderio di interpretazione della morte e di sopravvivenza dei due cinema ( digitale e pellicola ) : "Rosebud " e " Per un piatto di minestra " , due frasi dette sul letto di morte da due uomini ( in " Quarto Potere " di Orson Welles e in " La corazzata Potemkin " di Ejzenstejn ) ; si chiede alla donna-spettatrice di rispondere all' appello , alla chiamata al senso , al montaggio , al cinema , ma Lei non comprende . La distorsione della realtà , dal principio di amore e fratellanza inizia con il gigantismo Baudrilliardiano e patafisico degli oggetti-cose-feticci-merce sull' uomo , che a sua volta è spesa della sua spesa , e i sogni diventano visioni di commercio . Quale quadro infine poteva esprimere meglio questo sogno e questo disagio , la morte dell' identità dell' uomo e del cinema se non "Gli amanti " di Magritte ? un tableaux vivant dei nostri sogni e delle nostre impossibilità .
DS (maggio 2009)
Informazioni sulle Musiche Originali:
BRANI SONO STATI REALIZZATI ed eseguiti sotto la supervisione del regista Dai dj :
Mattia Mattei -
1. cinema due 2. treno onirico 3.tanghi argentini per mimi 4. due cinema 5. ritorno al treno onirico 6. ritono ai mimi andalusi
7. l' amour fou distrutto dalla tv 8. gli amanti di Magritte . tv noise 9. supermercato dell' inconscio 10. la prima tentazione di eva
11. Alcol , tv , fumo uccidono il sogno 12. gelosie del luna park 13. goliardia al pub 14. ritorno al ristorante con seduzione
15. ritorno al ristorante seduzione Lei
Emilio Carlo Sapia -1. swing al ristorante , primi ammiccamenti 2. una lunga camminata d' imbarazzo e incomunicabilità
Lorenzo Moschini - 1. Inseguimento post moderno , il rumore della modernità , il dialogo impossibile dell' assurdo
Informazioni Tecniche di realizzazionee produzione:
Titolo cortometraggio :Con la Primavera ...
Durata : 20' minuti
Anno di realizzazione : 2009
Girato : nel Maggio 2009
Formato ripresa originale : Dvc pro HD
Formato video : Pal - dvd in b/n alternato a colore
Proporsioni video : 16:9
Audio : 2 canali ( stereo )
Produzione : propria , (con un finanziamento D.S.U. Toscana )
Soggetto : Duccio Scheggi . anno 2009
Sceneggiatura : Duccio Scheggi . anno 2009
Regia : Duccio Scheggi
Realizzazione e aiutoco-regia: gruppo studentesco RoseBud di Duccio Scheggi ,Samia Akkad e Giuseppe Campana .
Direttori della Produzione associati : Samia Akkad e Giuseppe Campana .
Montaggio : Duccio Scheggi , Francesco Guasconi e Emilio Carlo Sapia .
Post-produzione e montaggio sonoro : Duccio Scheggi e Emilio CarloSapia .
Composizione musiche originali : Mattia Mattei ( 15' minuti ) Emilio Carlo Sapia ( 2.30' minuti ) e Lorenzo Moschini ( 2.30' minuti ).
Supervisione e disegno sonoro per la composizione musiche : Duccio Scheggi
Direttore della Fotografia : Emilio Carlo Sapia .
Aiuto Regia : Francesco Guasconi , Samia Akkad .
Script-girl : Veronica Rivolta .
Attrezzista : Antonio Petralia .
Interpreti principali: Vittoria Vi. ( Lei ) Niccolò Moscatelli ( Lui ) Michel Lewandowski ( se stesso ) Taorgo Severini (Passante ) Mario Ciacci ( Passante ) Matteo Tanganelli ( Cameriere ) Finnicella Palmieri Brogi ( Seduttrice ) .
Programma Montaggio : Edius 5
Marca m.d.p. : Panasonic ag-Hpx 171 HD Sistema con Ottiche : adattatore Linevate 72mm con ottiche fotografiche : nikon 105 mm 24 mm; 35 mm ;50 mm;canon 70\200 mm
Mascherino proiezione : 1:33 flat
Tempi di produzione : 3 giornate di riprese video , 6 giornate di montaggio video e correzione toni , 25 giornate composizione musiche , 5 giornate montaggio e mastering suono , 5 giornate montaggio didascalie , sottotitoli e masterizzazione del operato .
Realizzato presso : Virus studio e Kangaroo Film di Siena .
Foto di Scena e Making of : Finnicella Palmieri Brogi
Luoghi delle riprese : a Siena , centro storico , stazione ferroviaria , Virus studio , Lockness pub , Luna Park fortezza medicea , a Castiglion D' Orcia e Rocca D' Orcia , Coop , piazza del Vecchietta .
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Cell. 339 5067457
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