Maurizio Zucchellini
Maurizio Zucchellini, Aulla Lunigiana 7-7-54 vive e lavora nei sotterranei di Modena. Ha esposto raramente un po' qua e un po' la, più' di la che di qua, destando sempre un rigoroso disinteresse. Il senso e il modo del suo operare possono tradursi nelle seguenti parole/ titolo : LA CONDIZIONE IMMAGINISTA: figure della deriva e dell'aldiqua. Condizione immaginista prima di tutto come condizione esistenziale, destino. Assenza di alcuna volontà' progettuale di vita. Nomadismo sedentario come terreno nel quale il cosiddetto artista non è' artefice bensì strumento che aggiusta come può' le figure già preesistenti, ne sistema la loro vita in uno spazio da lui organizzato, ma l' immagine si produce e rende visibile in tutta la sua autonomia. Indispensabile e' il moto che porta alla deriva. La tecnologia e internet sono un ottimo veicolo perché' l'immagine possa affrontare stupende navigazioni, approdi e naufragi. È' impossibile guardare dietro, stare in avanti o di fianco. Meglio ancora da un' altra parte. Cio che a memoria rimane e' stato il grande sodalizio artistico avvenuto nell'immaginazione con un poeta e critico sud americano tal Miguel Horacio Francisco Guttierrez del belin d' Menghin che negli anni 80 mi inserì in una grande mostra dei nuovi giovani pittori surrealisti Catalani tenuta a Barcellona e poi a Buenos Aires. Ma ad un certo punto Miguel Horacio che all' epoca era figura nota ed emergente, abbandona il campo e si rifugia nei più' sconosciuti luoghi della foresta amazzonica, convinto che il destino della sua vita era quello di congiungersi a personaggi letterari inesistenti come Kurtz e Makroll il gabbiere per scoprire e veramente sapere cos'è' la disperanza. SITO OPERE